xmlns: OG = 'http: //ogp.me/ns# OSC•NERVIANO: Gas-ati e puniti

sabato 24 settembre 2011

Gas-ati e puniti

Sarà che Arese è un bel comune nelle immediate vicinanze. Sarà perché con Arese condividiamo lo stesso gestore dei servizi, GESEM, che oltre alla gestione dei rifiuti e della riscossione ICI punta a molteplici altre funzioni. Sarà perché questo genere di truffe ricadono sempre sulle nostre tasche. Sarà soprattutto perché c'è il ragionevole sospetto di vedere solo la punta di un iceberg che nasconde un "sistema corrotto" più ampio e diffuso. Ebbene, per questo e molto altro riteniamo importante il più ampio interessamento civico in difesa dei nostri soldi e in difesa del nostro territorio

L'indifferenza non paga.... il Senso Civico Sì!!!

Arese, tangenti: arrestato il sindaco

da repubblica.it

articolo di Davide Carlucci
Mazzette sul gas scaricate sulle bollette degli abitanti. Altri 4 ai domiciliari
CON la bolletta, i cittadini di Arese pagavano anche la mazzetta. Il loro sindaco, Gianluigi Fornaro, del Pdl, agli arresti domiciliari, è accusato di aver indotto una ex municipalizzata a maggiorare — del 17 per cento — il prezzo delle forniture del gas per creare provviste per le tangenti. L’accusa è dei pm Stefano Civardi e Adriano Scudieri, titolari dell’inchiesta che ha portato all’applicazione della misura cautelare — con le accuse, a vario titolo, di truffa, corruzione e turbativa d’asta — anche nei confronti di Mauro Cattaneo, capogruppo Pdl a Lainate (e fratello di Flavio, l’ex direttore generale Rai oggi ad di Terna), dei due dirigenti del gruppo Unogas, Fabio De Martini e Pier Paolo Costa, e di Enrico Carlo Brambilla, titolare della Sige srl. Dietro quest’ultima società, ha scoperto il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, si celavano in realtà i due politici.
L’AVEVANO creata dal nulla proprio per interporsi, dopo una gara truccata, tra il fornitore — la Unogas — e il distributore, la Smg, municipalizzata controllata dalla Gesem, società partecipata dai comuni di Arese, Lainate, Nerviano e Pogliano Milanese. Smg così acquistava da Unogas a 0,27 euro al metro cubo anziché 0,23 e firmava con Sige un contratto che avrebbe portato 950mila euro in tre anni nelle casse della società del sindaco. In questo modo si era creata una provvista per la corruzione — la prima rata della tangente, da 372mila euro, era stata versata e camuffata come consulenza il 5 agosto del 2010 — grazie alla quale, la Sige era riuscita ad acquistare il 25 per cento delle azioni della Smg. Decisiva, per scoprire l’imbroglio, è stata un’altra indagine, quella che si è conclusa a giugno con il patteggiamento a tre anni e quattro mesi di Enrico Carlo Buscaglia, manager di Smg, per riciclaggio e tentata estorsione. Buscaglia sapeva dell’affare e voleva spillare denaro a Fornaro in cambio del suo silenzio. «Perché la stecca da 360mila euro sulla Sige io la so — dice in un’intercettazione del 26 novembre del 2010 riportata nell’ordinanza firmata ieri dal gip Micaela Serena Curami —. Tu non sai quanti soldi mi devono dare per stare zitto...». Il giorno dopo, a beneficio dei finanzieri che ascoltano, Buscaglia fa un’altra rivelazione: «Quando c’è stata la cessione di quote da Smg a Sige... praticamente hanno fatto una gara privata falsa! Perché i nomi li avevo dati io, di gente che non partecipava...».
ANCHE I MURI, racconta l’uomo, sapevano che dietro quella società si celava il sindaco di Arese, (già lambito, ai tempi in cui era assessore, dall’inchiesta sulle infiltrazioni dei clan all’Ortomercato). «La posizione di amministratore di fatto di Fornaro emerge con chiarezza », scrive il gip, che a proposito di Cattaneo, ricorda «la scrittura privata occultata nella cassaforte rinvenuta all’interno della sua abitazione e datata 18 marzo 2010, dalla quale si evince che Brambilla risulta detenere fiduciariamente il 52,50 per cento delle quote di Sige in nome e per conto di Cattaneo Mauro, effettivo proprietario». Alla fine, a rimetterci sono stati i cittadini di Arese e di Pogliano Milanese, che hanno pagato più caro il gas. Come emerge da un colloquio tra il dirigente di Unogas Costa e una sua interlocutrice intercettato a maggio: «Anche se uno dice: “Ma perché mi aumenti le tariffe per girare i soldi!” Eh, be’.. quello è il motivo che ci han dato! A noi non ce ne fregava nulla di farlo!».

Nessun commento :

Archivio blog