xmlns: OG = 'http: //ogp.me/ns# OSC•NERVIANO: Vasche di laminazione

venerdì 4 marzo 2011

Vasche di laminazione

Nel merito dei nuovi progetti regionali riguardanti le vasche di laminazione, a Nerviano siamo già in fasi  avanzate e fermi ad una valutazione economica dei terreni oggetto dei lavori. Una fase delicata dove l'amministrazione comunale sta mediando al fine di trovare congrui rimborsi economici alle aspettative di chi perde la terra acquisita con sacrifici, o di chi più semplicemente da quelle terre ricava reddito e valore affettivo. Diversamente a San Vittore Olona e Parabiago pare che a mettersi di traverso non ci siano i soli malcapitati proprietari terrieri, ma siano proprio le stesse amministrazioni comunali a prendere le difese dei cittadini con riflessioni degne del nostro rispetto.
il Giorno San Vittore Olona, 4 marzo 2011 - 
I soldi ci sono, via libera alle vasche di laminazione. 
L’assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Daniele Belotti, ha illustrato a Palazzo Isimbardi gli interventi, suddivisi in undici progetti, finalizzati a mettere in sicurezza l’area a nord di Milano e i territori vicini al capoluogo. Interventi per i quali sono stati stanziati dal Pirellone e dal Ministero dell’Ambiente ben oltre 75 milioni di euro. Fra questi ci sono gli 8,5 milioni che serviranno a costruire le vasche di laminazione lungo il fiume Olona, destinate ad ospitare l’acqua in esubero durante gli eventi di piena. Netta contrarietà al progetto è stata espressa dal sindaco di San Vittore Olona, Marilena Vercesi e dal vicesindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi, che annunciano battaglia per difendere il proprio territorio.
«Le vasche sono uno scempio ambientale inaccettabile - ha detto il sindaco Vercesi -. Ribadiamo la nostra opposizione all’opera contro la quale utilizzeremo tutti gli strumenti possibili. In tutte le sedi opportune, esprimeremo ulteriormente la nostra totale contrarietà alle vasche, elencandone tutte le criticità legate alle irrimediabili conseguenze che la presenza di queste opere comporterà per San Vittore Olona». Abbiamo già avviato - aggiunge - l’iter per ricorrere al Tribunale Sezione Acque di Roma. Organizzeremo una serata pubblica, informando l’intera cittadinanza dell’evolversi di quanto sta succedendo, chiarendo ulteriormente i motivi del nostro no e del perché si è giunti ad una simile difficile situazione ereditata da chi ci ha preceduto. Non staremo alla finestra e siamo pronti anche a plateali forme di protesta pur di fermare l’opera faraonica».
Con tutta probabilità a breve anche Parabiago ricorrerà all’autorità giudiziaria per bloccare il progetto, costituendo con San Vittore Olona un fronte compatto e unito. Secondo le prime indiscrezioni, i lavori delle vasche potrebbero durare tre anni. Gli abitanti della zona dovranno convivere con escavatrici e camion, necessari a trasportare i circa 500mila metri cubi di materiale scavato. Saranno poi abbattuti parecchi alberi secolari come querce, rovere, platani e robinie che finora garantiscono il giusto clima a un ambiente naturale unico ed estremamente necessario per l’ossigenazione dei paesi circostanti soffocati dall’eccessiva urbanizzazione. Addio quindi ad un’ampia fetta del neonato Parco dei Mulini che sarà privato per sempre del suo cuore pulsante.
di Christian Sormani

4 commenti :

Anonimo ha detto...

Vengono a portarci via le terre in nome della pubblica utilità e della pubblica sicurezza però non si provvede a dragare i fiumi, al mantenimento salubre delle sponde e alla cura della vegetazione circostante. Basta dare un'occhiata allo stato del Bozzente per capire quantè trascurato a Nerviano come in tutti gli altri comuni.
Mi sa tanto che questa idea delle vasche sembra l'ennesima trovata per dar da lavorare a qualcuno, altrimenti non si spiegherebbe perchè da tanto degrado e superficialità si passa direttamente alla faraonica progettazione delle vasche di laminazione che qualrda il caso colpiscono noi altri per beneficiare chi a causato il danno.
Ci hanno costruito sopra al bozzente perchè non vanno ad abbattere quelle case, quelle strade, quei piccoli ponticelli malpensati e non allargano il corso d'acqua. Ognuno paghi per la propria colpa.

edi ha detto...

Non è bello leggere dichiarazioni di anonimi. Ognuno si prenda le sue responsabilità. I cittadini hanno nome e cognome, e se abbiamo paura a farci sentire, Nerviano sarà sempre una cittadina morta, come i suoi abitanti.....

Alessandro ha detto...

Giustissima osservazione Emi.
Non è bello leggerli, ma ti assicuro è altrettanto brutto buttarli. Generalmente vengono censurati come da regolamento. Altri come questo ad esempio, vengono pubblicati in quanto privi di riferimenti a persone, o più semplicemente perché giudicati ricchi di un concetto interessante. Vi è inoltre la sensazione che questo anonimo sia uno dei proprietari che abbiamo avuto l'occasione di conoscere nelle pubbliche assemblee riguardanti le vasche di laminazione. Uno dei tanti che hanno partecipato agli incontri pubblici dove si esponeva l'enorme progetto regionale per la costruzione delle note vasche di laminazione. Il signore/a (purtroppo anonimo) è l'esempio della nostra cittadinanza solitamente assente, indifferente e imperturbabile; cittadinanza che non si è mai vista nel corso del PGT che ha preceduto l'emersione di questo nuovo progetto, mai visti ai consigli comunali, alle commissioni, però adesso che vengono toccate le loro proprietà affollano le sale. È mio parere che questi abbiano molte ragioni da far valere, ma Nerviano e la sua popolazione si identifica per quello che è proprio in questi casi. Chi viene colpito soffre solo e disorganizzato ed è destinato a soccombere alle necessità di tutti. L'altra parte della cittadinanza è assente. Morta! Un circuito beffardo che prima o poi tocca quasi tutti.
La politica a Nerviano si sa non ha mai protetto niente e nessuno, anzi se è la Regione o la Provincia a bussare alle nostre porte, i nostri governanti fanno a gara per mostrare le flacide chiappe dei loro cittadini perennemente in letargo.
Ad ogni modo faccio notare che il problema vasche non è solo dei proprietari terrieri, ma come per Parabiago e San Vittore, anche noi subiremo una enorme violenza che dovrebbe interessare a tutti i nervianesi.
Tuttavia, il concetto che ho apprezzato di più dell'anonimo commento è quando scrive: "ci hanno costruito sopra al Bozzente, perchè non vanno ad abbattere quelle case, quelle strade, quei piccoli ponticelli mal pensati e non allargano il corso d'acqua. Ognuno paghi per la propria colpa." Mi sembrerebbe giusto infatti, che coloro che a monte del Bozzente perdono ettari di terra li ritrovino poi a valle, laddove i comuni hanno le vere responsabilità riconosciute anche in regione.

Vincenzo ha detto...

Carissima Edi, la tua osservazione è del tutto legittima, ma purtroppo cosi và il mondo.
Anche se le osservazioni che si fanno sono pure e semplici verità (vedi nostro anonimo) si ha sempre paura nel dichiarare le proprie generalità come se si esponessero le proprie vergogne, ma , ovviamente cosi non è.
Ti faccio un esempio emblematico: La sera della riunione nella sala civica di Garbatola dove si esponeva il progetto, nel salutare delle persone che conoscevo ed anche Essi coinvolti come proprietari espropriati, si sono meravigliati del fatto che anche Io fossi in quella sala ad ascoltare e capire il problema visto che non risultavo coinvolto,anzi, gentilmente mi hanno ringraziato.
Questo, per cercare di farti capire che gli abitanti di Garbatola o di qualsivoglia altra frazione hanno radicato nel loro DNA l’abitudine a coltivare il proprio orticello e pertanto si meravigliano se altri vogliono vangare insieme a Loro affrontando i problemi in comunione di soluzione.
Che queste nostre abitudini possano cambiare , ovviamente ognuno di Noi lo spera, ma di certo, la politica in “ toto “ si augura che tutti Noi si rimanga nel limbo in cui oggi ci troviamo.

Vincenzo

Archivio blog