xmlns: OG = 'http: //ogp.me/ns# OSC•NERVIANO: Le strade di tutti e di nessuno

mercoledì 18 novembre 2009

Le strade di tutti e di nessuno


Ecco come l’amministrazione comunale cura gli interessi dei garbatolesi 


Vorrei fare alcune riflessioni con i miei concittadini sullo stato delle strade a Garbatola: 
a) Moltissime strade a Garbatola sono private, vale a dire di proprietà dei residenti, semplicemente perché l’amministrazione comunale di turno non ne ha mai regolarizzato l’acquisizione (attenzione: gratuitamente) attraverso un regolare atto notarile. 
b) Diciamo senza paura che l’amministrazione comunale nervianese non ha nessuna voglia di acquisire queste strade che andrebbero a gravare sul bilancio di spesa per la loro manutenzione e diciamo inoltre che molte di queste strade fatte 30-40-50 anni or sono ormai sono “vecchie “ e bisognose di più manutenzione (asfalto, illuminazione, ecc. ecc.) ogni anno che passa, e che tutte le spese di manutenzione derivanti da queste operazioni attualmente sono a totale carico dei residenti. 
c) Il sindaco durante un incontro sull’argomento mi ha informato che l’acquisizione comunale di queste vie garbatolesi è iniziata e che attualmente vengono acquisite le strade risalenti al 1954. Ognuno faccia i propri conti e consideriamo che più il tempo passa e più le strade peseranno sui nostri bilanci familiari perché bisognose di più interventi. 
d) Ma c’è un aspetto molto più grave relativo alla non acquisizione delle aree cedute dai privati a favore della comunità: le aree a standard. Un esempio: sulla via Monte Nevoso, a seguito di una concessione edilizia, il privato ha dovuto lasciare davanti al proprio ingresso un’area da adibire a parcheggio. Questo accordo prevedeva però una scadenza temporale entro la quale l’amministrazione doveva acquisire l’area e provvedere a fare il parcheggio. Trascorso questo tempo se il comune non provvede all’acquisizione dell’area e agli interventi del caso, il proprietario è autorizzato a riprendersi la parte di terreno ceduta precedentemente a standard e considerarla sua definitivamente. 
Ecco quindi che il territorio garbatolese già privo di qualsiasi infrastruttura si è visto privare di un parcheggio per una negligenza comunale. 
e) Un altro esempio: nell’area di Via La Guardia il Piano di Lottizzazione del 1982 prevedeva nell’accordo tra privati e comune, oltre alle opere di urbanizzazione primarie e secondarie sulla via anche la cessione di due aree a standard che sono quelle a verde sul lato dx della via entrando da via XX Settembre di mq 13.000 ca. Queste aree non sono mai state attrezzate allo scopo (parcheggi e parco) anche se sono passati 27 anni ed ora, questa amministrazione comunale sta barattando queste aree (che non può toccare) con l’industriale potente adiacente che tutto vuole e tutto può, come se fossero sue. In realtà esse sono della collettività garbatolese che si vede derubata di altri 13.000 mq. Ed un altro parcheggio se ne va in fumo ed un altro parco pure. 
f) Un altro esempio: perché l’area destinata a std di mq 6.700 del palazzone di Garbatola già acquisita dal comune con atto notarile del 1992 che consiste in un grande parcheggio ad uso pubblico è inutilizzabile? Perché è inglobata nel cantiere esistente sull’area? Perché se è parcheggio ad uso pubblico non vi è un collegamento stradale fra via XX Settembre e questo parcheggio che ne consentirebbe davvero l’utilizzo? 
g) Perché a suo tempo l’amministrazione comunale non ha preteso come contropartita all’interno del “palazzone” uno spazio da destinare ai giovani garbatolesi che sono 


ANCORA PER STRADA? Perché permettiamo che i nostri giovani, che dovremmo proteggere e far crescere dignitosamente, siano disagiati, emarginati, frustrati, alla ricerca di un posto dove andare, dove incontrarsi e fare attività formative? La risposta è che, ancora una volta, questa amministrazione non ha pensato ai garbatolesi, ma ha rivolto tutte le sue opzioni in favore del territorio di Nerviano, usando però quello di Garbatola. 
E allora ditemi: ma perché noi garbatolesi continuiamo a subire in silenzio? Perché non reagiamo di fronte ad una amministrazione che dispone del nostro territorio come se fosse suo? Lo baratta a suo piacimento, senza nemmeno il pudore e l’onestà di chiederci cosa ne pensiamo? Perché non lo acquisisce, destinandolo allo scopo per il quale ci si era accordati? Di quale altro fatto o misfatto abbiamo bisogno ancora per capire che è tempo di ribellarci a questo modo di fare amministrazione del territorio garbatolese? 
Ditemelo, perché io sono pronta da un pezzo. 
Vorrei davvero che mi rispondeste per favore!


Saluti  -  Patrizia 


P.S. Ci sono molti altri casi sul territorio garbatolese da citare, ma comincio a dirveli per gradi. 

6 commenti :

Ale ha detto...

Non posso esimermi dalla tua richiesta di riflessione, tanto vero che le mie prime lettere nel merito risalgono agli anni 90. Ho lamentato incuria e mancanza di manutenzione su via La Guardia e via del Seprio alle amministrazioni Parini, Girotti e Cozzi; le risposte, in tutti i casi, (nonostante le vie fossero ad uso pubblico), giustificavano la mancanza di possesso o problemi di lottizzazione con le aree limitrofi. Questo a buon gioco, permetteva e permette a loro, tutta una serie di violazioni del codice della strada: assenza di illuminazione, di segnaletica, buche pericolose non ripristinate, ivi compresa la non pulizia dei marciapiedi impraticabili o totalmente assenti; ancor peggio su via del Seprio, dove, la “via comunale” è rimasta un tratturo spesso ingombro da alberi e detriti di ogni genere. Insomma, una vera e propria zona franca, che nel caso di via La Guardia ad esempio, vi è permesso addirittura, lo stazionamento abusivo di decine di TIR lungo tutto il tratto, causando notevole disagio a chi la percorre in auto, a piedi o in bici.
Peculiarità diverse, ma figlie della stessa strategia, le troviamo anche in via Istria, via della Novella, via dei Longori, via Chiesa, via Udine, via Tagliamento, via Merlata e moltissime altre.
Credo, se mi sbaglio prego chiunque di smentirmi, che sia una delle regole interne, che passa in consegna, da un’amministrazione all’altra per deresponsabilizzarsi ed agire al di sopra della legge calpestando i diritti dei cittadini.
Una anomalia amministrativa ma anche una anomalia civica di un popolo che permette che questo accada sotto i loro occhi, seppur consci di aver pagato fior fior di quattrini in oneri di urbanizzazione oltre ad essersi privati di 3/4/5 metri per la strada adiacente alla loro abitazione.
Come dici, una sorta di deregulation amministrativa che si protrae dal 1954.
Mi rivolgo a chi la storia la conosce meglio di me e chiedo: E’ possibile che nel 1869, quando il comune di Garbatola si accorpò a Nerviano, la cittadinanza garbatolese perse la titolarità delle sue terre per manifesta incapacità di difenderle? Mi rendo conto che come firmatario della petizione, porsi questa domanda è un paradosso ma riconosco che qualcosa mi sfugge ancora.

Anonimo ha detto...

Parto dal fondo. Nessuna amministrazione Comunale, forse questa un pochino di più su alcune cose, forse quella Parini su altre, nessuna amministrazione Comunale ha mai considerato davvero il problema frazioni. Non è quindi questione legata al sindaco Cozzi o ai passati sindaci, è una questione di cultura, una questione di fondo: i nervianesi, e gli amministratori sono nervianesi, non conoscono le frazioni, S.Ilario pochino, Garbatola per niente.

Quanto al post di Patrizia, posso dire che concordo in pieno, appunto premesso che non è colpa di questa amministrazione, o di quella passata, o di due passate, ripeto, ma di tutte non per fare il cerchiobottista ma per cercare di vedere le cose con un occhio distaccato, diciamo storico: Nerviano non conosce le frazioni, spesso non sono neppure mai andati in frazione, se non alla Balconi, quasi mai sono venuti alla nostra festa, d'estate non ne parliamo. Forse oggi, in controtendenza, oggi che le parrocchie di Santo Stefano, Sant'Ilario e San Francesco sono chiamate a lavorare insieme, ecco forse oggi le cose inizieranno a migliorare.

Ma torniamo al post e alle giuste accuse urbanistiche. Se vogliamo dirla tutta, quasi tutte (di nuovo) le colpe ricadono su un' amministrazione che crollò sotto i colpi di tangentopoli (qui ci sarebbe da dire perché alcuni di quegli autorevoli allora assessori continua a lavorare, eccome se lavora, sul territorio, con che coraggio intendo...), vedi parcheggi del palazzone, o di via La Guardia, vedi concessioni per Balconi, ecc.

Sulla questione delle strade private invece ho qualche dubbio. Mi spiego. Era consuetudine dell'allora amministrazione democristiana (anche perché priva di un vero regolamento attuativo che arriverà negli anni '70) lasciare ai residenti di alcune nuove vie la possibilità di scegliere: o pagavano gli oneri di urbanizzazione o non li pagavano. Nel secondo caso ovviamente la via non era a carico della comunità, era appunto privata. Ora sono passati anni ed è vero che dalla giunta Parini in poi è in corso un tentativo di regolarizzazione, ma attenzione non credo sia giusto, o civico appunto, che gli abitanti di queste vie dopo che non hanno pagato prima ora si lamentino o peggio pretendino. Ora la situazione è un minestrone, alcuni hanno pagato, altri no, alcuni poco, altri niente, alcuni pretendono altri, dormono; ora, sono d'accordo, è tempo perche' si sistemi anche questa cosa e non con tempi pisoniani (Roberto è un amico e tra amici ci si dice in faccia le cose, ha altre qualità), ma in tempi brevi.

Ma su una cosa sono d'accordo, è tempo che Nerviano si accorga di avere delle frazioni e se bisogna dire un grazie al Senso Civico, pur non condividendo quasi nessuna delle battaglie (che mi paiono troppo faziose) che fanno, è che ha riportato all'ordine del giorno la questione Garbatola!
Garbatola c'è, esiste, i garbatolesi pagano le tasse come gli altri e devono ricevere come gli altri. Possibile che in tre piani regolatori e vent'anni (un quasi record) non si sia trovato il modo di ridisegnare un paese? Di dare un senso alla sua viabilita'? Possibile che non si sia riusciti a "squadrare" a dare una forma a costruire strade nuove ecc! Vent'anni, tre piani urbanistici, niente.

Fabio

Antonio ha detto...

Molto moderato il commento di Fabio, peccato quella parentesi finale troppo cattiva a mio giudizio. Decisamente ingiusta.
E’ fazioso chi professa con intransigenza, idee di parte, o chi mente per per sostenere interessi specifici mancando di obiettività. E’ fazioso chi cerca di screditare senza elementi probatori.
Seguo sempre con interesse e devo assolutamente dissentire da questo giudizio dato ai signori del senso civico. L’aggettivo utilizzato è gratuitamente diffamatorio e immotivato. Non potrei dire lo stesso se Fabio fornisse esempi e circostanze che dimostrino falsità e omissioni dei soggetti da lui accusati di faziosità, dopotutto, non è che un tassello mancante e Fabio sarà sicuramente in grado di fornire.
Nulla da aggiungere se non complimentarmi e ringraziare tutti i componenti del senso civico.

Ale ha detto...

Speriamo che Fabio non riesca a dimostrare faziosità in nessuna delle nostre "battaglie", se comunque ci riuscisse lascerò per sempre l'Osservatorio SensoCivico. Tuttavia, gentilissimo Antonio, come apprezzo in tuo intervento in nostra difesa, ho apprezzato moltissimo anche l'intervento di Fabio.
Sembrerò presuntuoso, ma per quel poco che ho potuto conoscere Fabio, quelle parole vanno interpretate in modo diverso e va apprezzata invece la persona che si espone. Al contrario i nostri veri nemici sono quelli che ci parlano solo alle spalle. Se fossimo faziosi la metà di loro li avremmo conquistati alla grande.

Patrizia ha detto...

Voglio essere diretta e allo stesso tempo pesare le parole quando parlo perchè è il fondamento di tutto il ragionamento:

a) Non condivido per nulla che sia una questione di cultura o peggio che Nerviano non conosce le frazioni: le a.c. che si sono succedute dall’annessione delle frazioni in avanti hanno avuto tutto il tempo di abituarsi a ragionare di un’area molto più vasta, studiando peculiarità e punto critici di ogni parte del territorio, interagendo con molti più cittadini che sono indiscutibilmente una risorsa e non un limite. Quindi non accetto più che si scusino ancora oggi dopo 150 anni le amministrazioni succedutesi. Ogni a.c. in carica deve rispondere quando il cittadino pone delle questioni antecedenti all’insediamento della stessa, altrimenti non ce la caveremo mai: ci sarà sempre un alibi, ci sarà sempre una scusa. E’ da un pezzo che non ci sono più alibi e non ci sono più scuse. Quindi dal ’70 in avanti ogni a.c. è corresponsabile nella misura in cui volete voi ma corresponsabile di inadempienze gravissime sul territorio delle frazioni;

b) Per quanto riguarda “autorevoli assessori indagati in Tangentopoli e che continuano a lavorare”, anche questo è indegno. Purtroppo no ne so molto, ne sento spesso parlare ma sono sempre pronta insieme a tutti voi a scoperchiare la pentola e a far saltar fuori tutto;

c) Per ciò che concerne le strade private vorrei fare chiarezza, se ci riesco: se si tratta di un PL (piano di lottizzazione) la convenzione stessa stipulata, in maniera precisa e soprattutto con dei tempi precisi, stabilisce quali siano gli obblighi del privato e quali quelli dell’a.c. (che possono essere disattesi dagli uni o dagli altri) e quindi si può capire chi ha infranto, e cosa.

Mi sembra invece molto poco probabile che una a.c. abbia posto la condizione al privato “o paghi gli oneri o fai la strada”; in ogni caso anche questa condizione sarà stata concordata tra le parti e quindi scritta, con tanto di firme. Quindi questa a.c. come le altre è in grado di stabilire chi ha infranto, e cosa; a sua volta anche il privato può far valere a maggior ragione il suo accordo scritto se è l’a.c. ad aver infranto la clausola e a non aver fatto la strada se lui ha pagato gli oneri. Anzi mi sembra più probabile questa seconda ipotesi perché il cittadino gli oneri di urbanizzazione li deve pagare “prima” altrimenti non gli rilasciano la conc. Edilizia.
Ciò che voglio dire è che non dobbiamo più accettare che l’a.c. butti tutto in caciara per crearsi l’alibi e non fare nulla. Essi devono prendere tutte le vie “problematiche” di Garbatola, che saranno quante? 20-30 (Garbatola non è New-York), studiare la pratica e agire di conseguenza. Sono un comune, hanno tutti i mezzi per farlo. Paghiamo le tasse, questa situazione va regolarizzata; attualmente c’è questa amministrazione ed è a questa amministrazione che ci dobbiamo rivolgere per pretendere questa regolarizzazione. Si tratta di destinare un persona a studiare le convenzioni e gli accordi di ogni strada da acquisire che saranno 20-30 , forse 40?, fare il punto di ognuna e sottoporlo a chi deve decidere. Teniamo conto che molte di queste strade hanno una convenzione chiara, dove le strade e le opere di urbanizzazione sono state fatte e dove l’a.c. deve solo acquisirle con un atto formale dal notaio. Direi quindi scremiamo tutte queste procedure “semplici” e cominciamo con quelle, no?! I casi problematici credo siano davvero una minoranza.
E’ chiaro che questa a.c. inizierà questo “risanamento” che probabilmente sarà terminato da altri ma per l’amor di Dio, andiamo avanti!
segue nel prossimo commento

Patrizia ha detto...

d) Dici bene Fabio che si sono succeduti 3 Piani Regolatori, 3 Piani Urbanistici e la situazione non è cambiata di un millimetro: anzi si è aggravata perché le strade da regolarizzare sono diventate più numerose; a maggior ragione muoviamoci!

e) Mi permetto d sottolineare il fattore tempo: più noi consentiremo a questa e alle future a.c. di evitare il risanamento e più nessuna futura amministrazione metterà mano a questa gigantesca burocrazia

f) C’è un altro aspetto che mi preoccupa moltissimo rispetto al fattore tempo: Garbatola rischia la ghettizzazione dalla quale non usciremo mai. Nella quale ghettizzazione stiamo infilando noi e soprattutto i nostri figli che non hanno nessuna colpa e che hanno diritto di vivere in un centro urbano con servizi, strade, negozi, impianti sportivi, centri per il tempo libero. Il cittadino deve pagare le tasse per ottenere questi servizi che il comune è tenuto ad erogare. E’ questo il suo compito.

Non voglio fare ricadere sui miei figli, sui vostri figli, le conseguenze degli errori fatti da me, da noi, che anziché esigere ciò che è giusto, tiriamo a campare.
Quindi quello che chiedo in conclusione è che tutti noi esponiamo il nostro caso personale, se ne abbiamo uno, che ci serve per confrontarci e per chiarirci un minimo le idee e per capire in maniera più generale come è la situazione a Garbatola da questo punto di vista, dopo decideremo assieme il da farsi.
Teniamo presente che questo è un momento particolarissimo perché è in adozione il PGT definitivo (si dice entro il 15 gennaio 2010) quindi o parliamo adesso, o mai più.
Un saluto
Patrizia

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