xmlns: OG = 'http: //ogp.me/ns# OSC•NERVIANO: Umberto Dall'Ava

lunedì 2 maggio 2011

Umberto Dall'Ava

Umberto dall'Ava e il Collettivo Oltre il Ponte, a modo loro, rappresentando i giovani a Nerviano.
Il primo lo fa candidandosi Sindaco e regalando alla comunità nervianese ed a noi dell'Osservatorio SensoCivico la "grazia" della sua esistenza fino ad oggi sconosciuta. Per cui, è normale anche per noi dell'Osservatorio immaginarlo come la "testa di legno"di una coalizione politica pensata dall'ex sindaco Parini Sergio, a sua volta inserito nella lista dei candidati PDL/NervianoViva;  Umberto e il suo passato recente pregno della più totale assenza dalle scene politiche pubbliche, alimentano questo dubbio e lasciano anche un pizzico di amaro in bocca, soprattutto se adesso riuscirà a dimostrare di avere capacità proprie.
I secondi, con cui abbiamo tentato in tutti i modi di stringere una costruttiva collaborazione, lo fanno con una improvvisa frustata pre-elettorale e dopo una lunga assenza che per ora non trova giustificazioni.
Questi sono i "giovani". E forse per me che quarant'anni li ho già passati, capire esattamente cosa gira nella loro testa mi viene difficile. Fatto sta, che "per i giovani" l'Osservatorio SC ha mostrato impegno e dedizione particolare, senza che questi calorosissimi amanti della politica del fare e dell'interesse civico giovanile, mostrassero apertamente solidarietà nei nostri confronti o partecipassero attivamente agli appuntamenti pubblici (PGT eccetera) che li interessavano direttamente.
Oggi, a 15 gg dal voto amministrativo abbiamo le due facce della stessa medaglia che mostrano il loro orgoglio feroce e puntuale. Umberto Dall'Ava si è candidato sindaco sotto il simbolo del PDL, il Collettivo dall'altra parte del Ponte, gli dice no! O meglio, dice no a tutti lui compreso. Noi, un pelino più maturi ma non necessariamente più intelligenti, non possiamo che augurarci che questi trovino un punto di incontro costruttivo fuori dalle logiche di Partito, e più radicato nella forza della comunità giovanile nervianese in tutto il suo insieme.
Pubblichiamo l'articolo di Settegiorni voluto dal Colletivo e la risposta del candidato sindaco pervenuta alla nostra redazione.
Buona lettura
Alessandro per l'osservatorio SensoCivico

Evidentemente tutto il mondo è paese e tutte le realtà, grandi o piccole che siano, non sono in grado di affrontare di buon grado i cambiamenti ma li guardano sempre con sospetto e con la spada pronta a colpire.
Ieri (Venerdì 29 Aprile) è apparso su Settegiorni, il giornale locale più diffuso a Nerviano, un comunicato stampa del Collettivo Oltre il Ponte nel quale si raccontava di quanto la politica nervianese sia falsa e poco rivolta ai giovani ed alle loro esigenze. Da candidato Sindaco e da venticinquenne mi son sentito non solo preso in causa, ma anche insultato da quanto è stato scritto; perciò ritengo doveroso rispondere ad un comunicato scritto da chi evidentemente non si è preso nemmeno il disturbo di leggere il programma elettorale.
Innanzitutto è inaccettabile che si parli di un Candidato come un burattino nelle mani di un partito, mi spiace deludere chi crede che al di sotto di una bandiera, qualsiasi essa sia, vi sia solo un prestanome, un pupazzo manovrato dall’alto e posto ad immagine pubblicitaria sui manifesti elettorali. Sotto una bandiera ci sono persone, con una testa e con delle idee proprie (eh già, delle idee ed un cervello, strano da pensare vero?), condivisibili o meno, per provare a migliorare un Paese. Forse questo concetto non rientra nei ragionamenti di chi vede il “diverso ideologicamente” come un nemico inferiore da schiacciare e non meritevole di rispetto.
Ho messo la mia firma in calce ad un programma elettorale redatto e condiviso da tutto il gruppo, un programma che nasce da una progettazione studiata in tutti i dettagli e durata molto tempo, sentirlo svilire in questa maniera non può che darmi enorme fastidio.
Oltretutto, proprio nel nostro patto elettorale ci sono passaggi espliciti sulla volontà di presentare un programma REALIZZABILE e non cartastraccia pregna di progetti faraonici e privi di fondamenta. Chiunque avesse letto anche solo di sfuggita il nostro programma (che è pubblicato da tempo sul sito della coalizione ed è consultabile a tutti i nostri banchetti) avrebbe avuto occasione di notare un intero capitolo intitolato “POLITICHE GIOVANILI E D’AGGREGAZIONE” che tratta proprio della questione indicata nel comunicato e che ha come incipit la stessa vena di denuncia dello sfruttamento dei giovani per raccogliere voti.
Troppo facile criticare e sparare a zero, sfruttando un giornalista notoriamente amico, per tornare a farsi sentire dopo molto tempo di silenzio; motivo di questa sparata? Testimoniare un dissenso? Mi pare di notare ben sei candidati Sindaci in questa tornata elettorale, come mai –visto che i Signori non si sentono rappresentati - non c’è nessuno di loro che si sia preso la briga di provarci in prima persona? Paura a metterci la faccia? Paura di non essere in grado? O semplice giochino del “starne fuori per poter solo pretendere e dire NO-NO-NO”, senza mai impegnarsi?
Non si muova l’obiezione, per cortesia, che alle passate elezioni un rappresentante c’era, perché mi vien da ridere: mi sembra un atteggiamento assurdo rimanerne fuori perché si è provato una volta, è andata male, allora non ci proviamo più.
Del citato Dario ho sempre avuto una considerazione altissima, per quanto fossimo ideologicamente diametralmente opposti, ho sempre rispettato qualsiasi sua proposta ed è stato un modello da seguire per l’impegno che ha dimostrato, fin dai tempi di Primavera Democratica, nel tentativo di passare dalla “lamentela” ai fatti. Questo però non significa che appoggiassi le sue iniziative: le possibilità di “fare” le ha avute, i finanziamenti dal comune li ha ricevuti (ricordate il Rumorista o la festa dell’Acqua?) eppure non è riuscito a riavvicinare i ragazzi ad una reale vita di Comunità. Dal mio onesto punto di vista (ed è l’Umberto venticinquenne, promotore di associazioni giovanili, che scrive) il non esser mai riuscito a staccarsi da una idea “leoncavallesca” di centro sociale l’ha penalizzato ed ha reso il gruppo che lo seguiva sempre più chiuso, fino a quasi scomparire dopo la sua partenza per Reading.
Carissimi “paladini dei giovani”, dite le cose come stanno: il Collettivo non chiedeva un centro di aggregazione giovanile, chiedeva un CENTRO SOCIALE, chiedeva una sede per la sue attività. Chiedeva una sede AL COMUNE per un gruppo di ragazzi schierati in una determinata linea politica (spesse volte anche abbastanza estrema) dove poter fare quello che facevano in una sede “occupata” (sorrido). Quindi ora, chiunque decida di aprire una “associazione politico-ideologica-giovanile” può sentirsi in diritto di chiedere, una volta candidato il suo rappresentante, una sede per le proprie attività? Direi di no, direi che questo ragionamento non è affatto diverso da chi si candida in politica per ottenere favori, per avere in cambio qualcosa. E mi spiace, ma questa non è proprio la mia idea di lavorare per il paese.
Permettetemi un ultimo appunto in merito al Collettivo: non c’è stata mai una reale volontà di collaborazione con le altre associazioni del territorio, o meglio, l’unica collaborazione che accettava il Collettivo era quella dalle associazioni della loro stessa linea. Quindi chi ha messo loro il bastone tra le ruote? Il Sindaco uscente oppure il loro “cerchio chiuso”?
La nostra idea di aggregazione giovanile, di servizi per i giovani, nasce in maniera completamente diversa: è un’idea di gestione super partes, fuori da qualsiasi logica di bandiera. Un ragazzo di 14 anni che vuole fare qualcosa nel proprio paese non deve essere indottrinato e infilato in scioperi e proteste di cui nemmeno conosce le basi; un ragazzo che deve ancora formare la propria identità ideologica ha il DIRITTO di confrontarsi coi propri coetanei, di sentirsi parte integrante e fondamentale di una comunità, di organizzare il suo tempo e le sue attività. E questo vale per un quattordicenne, per un diciottenne o anche per chi ancora al liceo non ci è arrivato. La nostra proposta è quella di individuare aree da destinare ai giovani, che da loro possano essere gestite in autonomia, con l’aiuto dell’amministrazione solo per quanto riguarda i dettagli tecnici, ma dalle quali il Sindaco e tutti i suoi assessori e consiglieri (d’opposizione e di maggioranza) ne dovranno rimanere estranei per quanto riguarda politica e ideologie (che, per inciso, a livello comunale lasciano il tempo che trovano ).
Due appunti per concludere: quando si fanno certe affermazioni sarebbe il caso prima di tutto di informarsi a fondo, onde evitare figure misere e facili smentite. I Centri di Aggregazione Giovanile (che peraltro ho frequentato attivamente anche io, per anni) sono stati chiusi per “esigenze di bilancio” durante la giunta Girotti, dall’allora assessore ai servizi sociali Marina Grassi ai tempi (e tutt’ora) in forza al Gin; in quel periodo Forza Italia era all’opposizione, il PdL ancora non esisteva e nello stesso gruppo consiliare di maggioranza ci furono dissapori in merito alla decisione.
Accusare persone di essere “xenofobi e razzisti” è innanzitutto al limite della calunnia ed inoltre assolutamente infondato, ed anche qui rimando al programma dove viene esplicitamente indicato: Senza sottovalutare la situazione di disagio dovuta al fatto di essere straniero in un altro paese e premessa la condizione di regolarità della presenza in Italia, riteniamo che i cittadini extracomunitari siano in tutto e per tutto uguali ai cittadini italiani per quanto riguarda i diritti ed i doveri.”. Oltretutto mi piacerebbe tanto capire quale sia il collegamento tra questa accusa e la “copertura per una politica tesa a peggiorare la condizione di studenti e lavoratori”.
La prossima volta, prima di inventarsi paladini di “Nessuno”, sarebbe meglio che certi illuminati imparassero ad informarsi e soprattutto a pesarsi per quel che sono e non per quel che credono di essere. Pensare sempre che gli altri siano inferiori è un errore che non porterà mai da nessuna parte.
Dimenticavo, conosco tante imprese (dai muratori, ai parquettisti, agli imbianchini, agli standisti) che cercano persone da assumere per insegnar loro un mestiere, paura di sporcarsi le mani?
Con tutto il rispetto per chi realmente si impegna a cambiare le cose, di qualsiasi schieramento esso sia,
Umberto Dall’Ava, l’impopolare non-burattino nel mondo dei grandi.
PS: per chiunque volesse, il programma è scaricabile da qui:Programma Completo
mentre l’estratto riguardante i giovani si può leggere qui:Capitolo Giovani
PS2: hey…non rappresentati…quando mandate i comunicati accertatevi della foto che allegate: chi vi ricorda la ragazza in testa al corteo, che tiene alto lo striscione, sopra la lettera C?

5 commenti :

sergio ha detto...

Scrivi pure tutte le sciocchezze che vuoi sul mio conto, ma almeno indica correttamente per quale lista mi presento...

Alessandro ha detto...

Correggo l'artistico errore e sorvolo sulle sciocchezze che avrei scritto....ma se vuoi essere più preciso. Chissà, magari posso metterci una pezza.
PS ieri alla presentazione non mi sei sembrato così puntiglioso.

Vincenzo ha detto...

Consolati Alessandro, sbagliare la lista è un errove veniale, mentre, sarebbe interessante sapere perchè due politici sempre tanto "vicini-vicini" si sono distribuiti su liste diverse. Capire questi giochetti politici sembra difficile per Noi mortali, ma in realtà è molto semplice da capire. Riflettiamoci un attimo e capiremo.

Alessandro ha detto...

Ho aggiunto la "/" e "Nervianoviva". L' errore era davvero marginale se pensi che Sergio mette in dubbio tutto il resto.
Sergio, aspetto di sapere cos'altro ho sbagliato. Non soffermiamoci sulle cazzate...

CLARA ha detto...

Poco fa ho assistito ad una scena incredibile....
Oggetto: LA POLIZIA MUNICIPALE DI NERVIANO
Solito parcheggio tir in Via La Guardia, ma oggi in 3° Fila !!!! Quindi rimane una sola corsia di passaggio per le auto, cioè quelle che provengono dal Via XX Settembre per recarsi in Via della Novella devono arrestarsi a livello del cancello Balconi per permettere alle auto in opposta direzione di passare....
E intanto che guardo sconcertata la situazione ecco che un auto della polizia municipale è in coda per poter passare!!!!!! E nulla fanno per sistemare la pericolosità e l’abuso del parcheggio tir, a destra , sinista e in mezzo alla strada!!!!
Ma mi chiedo se anche la Rold, la Frilvam, la Canon e le altre ditte si permettessero di comportarsi come si comporta l’industria Balconi, cosa accadrebbe in questa zona????
Perchè I Vigili non vigilano???
Perchè questa mancanza di rispetto delle regole più semplici di una società civile??

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