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mercoledì 1 ottobre 2008

Politica Sociale


Voto insufficiente alla politica sociale Nervianese. 
Lo sanno bene giovanissimi ed anziani. Lo sanno un po’ meglio i disabili che girano le nostre strade in carrozzella o le mamme coi passegini. Lo sanno quelli che fanno attività sportive nelle palestre dei comuni confinanti al nostro o quelli che devono accontentarsi delle nostre strutture spesso inadeguate e pericolose. Lo sanno bene gli abitanti della frazione di Garbatola che si stanno opponendo ad un repentino incremento della popolazione nonostante i servizi mancanti. Lo sanno quelli che chiedono da 5 anni i cessi e l’eliminazione delle barriere architettoniche almeno nei cimiteri. 
In fine, lo sanno quelli dell’Osservatorio SensoCivico che, memori del trattamento ricevuto dall’ex Assessore alle Politiche Sociali Petrosino, cadono ora nell’indifferenza del neo Assessore Marcucci.

Riportano la notizia: Settegiorni,

• Marcucci Domenico Assessore alle Politiche Sociali

6 commenti :

Anonimo ha detto...

Ieri sera c'era l'assemblea per il piano socio assistenziale: era la sede opportuna e deputata per fare tutti i ragionamenti sulle politiche sociali dell'amministrazione comunale o, perlomeno, per ascoltare quali sono i programmi e le intenzioni... Mi domando se è più utile l'invettiva o il tentare di cambiare le cose approfondendole e discutendole.

Anonimo ha detto...

Ciao Sergio,
evito di cogliere l’invettiva provocazione, nota però che da 20 mesi non manchiamo mai. Cmq l'assenza contestata è più che giustificata.
Va bé... vorrei approfondire altri aspetti, ma ancora una volta mi tocca spiegare banalmente cose che sai benissimo: cerco il colloquio ed il confronto, vengo dirottato dai miei interlocutori (amministratori comunali), a desistere o ad insistere. Succede solo a me? No! Succede a tutti quelli che conosco, quelli che conosci anche tu.
La verità è che c’è ancora molto da fare prima di arrivare ad un rapporto realmente costruttivo e democratico; dissuadere il cittadino, a Nerviano, è stata per anni la pratica maestra, una pratica che ha svuotato le sale delle commissioni e dei consigli comunali. Il cittadino crede che parlare con gli amministratori o fare lettere sia solo una perdita di tempo. Una considerazione quest’ultima ricercata e desiderata proprio dagli amministratori, dai funzionari. Questo blog e qualche cittadino modello, stanno tentando di dimostrare che non è così, più precisamente....non dovrebbe essere così.
In fine mi/ti domando, riuscirò mai ad entrare nel merito delle lettere pubblicate senza tergiversare (impropriamente) su concetti deontologici?

Ale del SensoCivico

Anonimo ha detto...

Io so quanto mi costa in termini di tempo interessarmi da fuori (fuori da tutto, dal palazzo e dai partiti, checchè tu ne pensi) alle problematiche nervianesi; eppure nonostante i continui rimbalzi contro il muro di gomma che c'è, nelle rarissime occasioni concesse, cerco di esprimere il mio punto di vista. E sempre nel merito delle cose. Ciò mi è valso unicamente l'isolamento - cosa di cui poco mi importa, visto che la libertà di espressione riguarda intimamente l'individuo prima ancora del gruppo al quale si appartiene. Se gli amministratori non rispondono o lo fanno rigirando la frittata le uniche occasioni utili sono gli incontri pubblici e le commissioni... ma se questi pochi e poveri strumenti non si usano si rischia di passare dalla parte del torto, soprattutto se ci si limita all'invettiva. A questo proposito, non mi pare di averla usata nel mio precedente commento, che tantomeno voleva essere provocatorio. Se avessi intenzione di provocare userei altri argomenti.

Anonimo ha detto...

Sei particolarmente combattivo su questo punto, temi che assessori e consiglieri non sappiano leggere e scrivere? Oppure credi che i cittadini debbano confidare più nelle parole che alla carta scritta? Io consiglio fortemente l'uso dell’inchiostro, specialmente con questa amministrazione, ma non c’è dubbio, te l'ho già detto in diverse occasioni, che ritengo sia fondamentale l’affluenza massima alle pubbliche assemblee. Ovvio che l'assenza dell'Osservatorio SensoCivico è grave, come potrei darti torto! Anzi, ad eccezione di qualche espressione egocentrica, e poco affine ai normali cittadini, mi trovi quasi perfettamente allineato.
Certo che se ti limitassi al post e alla lettera protocollata, anziché infierire inutilmente sulla mia motivata assenza di giovedì, i civici lettori di questo blog, potrebbero apprezzare con più agio l'ambita libertà d’opinione nel merito delle cose.
Ale del SensoCivico

Anonimo ha detto...

Guarda, Alessandro, mi sembrava di aver scritto sul Blog dell'Osservatorio, non sul tuo personale... un consiglio spassionato è di rileggerti attentamente quelle poche righe che ho scritto, ma anche di rileggere le tue. Magari con un pizzico di autocritica ripenserai che chi è affetto da egocentrismo non sono io. Ognuno usa gli strumenti che crede e sai benissimo, peraltro, che non lesino l'uso delle vie formali. Esempi te ne potrei fare tantissimi, a partire dal tema a te tanto caro del "muro". La questione è che il confronto non può ridursi ad uno scambio epistolare, perchè sfuggirebbero dettagli e sfumature che possono risultare molto importanti, fossero anche solo per conoscere il proprio interlocutore. Detto questo, è vero: al punto relativo ai servizi sociali sono particolarmente legato. Lo sono sempre stato. Ed essendo una tematica molto complessa e delicata ritengo che sia pressochè impossibile estrapolarne un solo aspetto (ad esempio la percorribilità delle strade per le persone più fragili) se non si conoscono i meccanismi di imputazione delle priorità, ma soprattutto l'indirizzo politico che orienta l'impegno economico verso un intervento piuttosto che un altro. Io voglio innanzitutto capire. E per capire devo ascoltare, anche in silenzio - come alla presentazione del Piano Socio Assistenziale - per poi poter dire la mia, se necessario. Di una cosa mi sono fatto una solida convinzione: questa amministrazione comunale non ha un indirizzo chiaro e troppo è lasciato alla libera interpretazione dei funzionari comunali. Questo porta a situazioni di ambiguità, ad una esagerata burocratizzazione dei rapporti con i cittadini. Questo vale per l'urbanistica come per l'ambiente, per i servizi sociali come per la polizia locale e i lavori pubblici... manca un indirizzo e manca il controllo. Questo è quello che penso io, senza voler convincere nessuno. Di una cosa però ti prego: smettila di catalogare a buzzo tuo le persone contapponendo i "normali cittadini" ai "politici" i "civici lettori" ad altro ancora. E' soggettivamente discriminante e manifesta una supposta superiorità che non è il massimo per chi ambisce ad un confronto paritario.

Anonimo ha detto...

Senti Sergio, per ciò che faccio, tutti stanno trovando per me precise collocazioni, alcune anche pesanti e insopportabili; probabilmente di tutta risposta mi trovo anch’io a collocare gli altri... mi rendo conto che è un comportamento stupido e me ne scuso, cmq quel “egocentrico e diverso dagli cittadini” era dettato dal fatto che isolato lo si è da politico non da cittadino. Poi adesso fai un altro parallelo che non mi trova d’accordo ma di questo magari ne parleremo in verticale.
Tornando sul tema sociale a Nervinano, è estremamente ampio e delicato, sicuramente non alla mia altezza (sia chiaro), rimane comunque il cuore pulsante del SensoCivico; che tu lo voglia o no, di questo ci piace scrivere, leggere, partecipare alle riunioni etc. Ora, l’atteggiamento dell’uomo qualunque posto in ambiti così complessi, potrebbe rivelarsi dannoso per buona parte della popolazione. Con questo non voglio dare un giudizio discriminante che manifesti la mia supposta superiorità, come dici tu, voglio solo capire se oggi abbiamo al sociale un uomo sufficientemente attrezzato per rispondere ai cittadini, che sappia lavorare in difesa del più debole e tutta la comunità. Una supposta superiorità, per capirci meglio, che probabilmente manifesto anche quando vado dal medico o dal parrucchiere; trovi che sia così strano?
Per il resto pensiamo più o meno le stesse cose, per cui evito di controbattere alle tue convinzioni, cerca solo di capire che la burocrazia e tutto il resto del cattivo sistema che fa girare la macchina comunale, per me ha un’importanza relativa, appoggio le mie istanze e le mie posizioni arroganti, presuntuose (trova tu l’aggettivo che più ti piace), alle persone che per scelta hanno deciso di servire il paese, essendo per questo all’altezza della situazione. Invece siamo di fronte a persone che scappano o evitano di rispondere ai cittadini, come se fosse l’atteggiamento più normale. Normale, in atteggiamenti di assurda maleducazione che va anche molto oltre i limiti della decenza.
Ho un’idea su come combattere questo malessere nervianese e visto che è molto condiviso credo che possa essere un buon sistema. BuonSenso e SensoCivico
Ale

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